“Se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola.”
Massimo Gramelli
La coppia amorosa influisce moltissimo sul nostro benessere o malessere e viceversa, l’equilibrio della persona influenza il piacere o meno del costruire un rapporto felice.
In questi anni di lavoro da psicoterapeuta ho ascoltato tantissime teorie sull’amore e sullo stare insieme molto diverse tra loro e che in modi differenti influenzano significativamente la relazione amorosa.
Non ci sono ricette magiche per una coppia appagata, perché ci sono tanti fattori che influenzano la relazione: la personalità della persona, l’idea dell’amore di ogni singolo attore, la famiglia d’origine e le influenze che ha su di noi e sulla coppia stessa, la cultura ed i gusti delle persone, questi solo per citarne alcuni!
Partendo dal presupposto che non c’è un modo solo di stare in coppia e che ogni coppia costruisce la propria relazione sentimentale nel modo in cui li aggrada meglio, ci sono coppie che costruiscono la loro relazione perché compensano alcune problematiche e se queste vengono meno, la coppia stessa entra in crisi… per tanto per quanto ci si può sforzare ogni coppia è a sé stante e non ci sono consigli funzionali per tutti.
Molte volte ciò che ostacola l’evolversi della relazione è l’idea pre-concetta dell’anima gemella e più in generale di quelle favole con le quali siamo cresciuti ed il “vissero per sempre felici e contenti”. Come se le uniche relazioni che valgono la pena di essere vissute nascono da un colpo di fulmine ed in virtù del fatto che il fato ci ha fatto incontrare l’altra metà della mela da quel momento in poi tutto sarà in discesa.
Così però non avviene, iniziare una relazione con questo ideale è sicuramente pericoloso in quanto si delega ad altri la responsabilità di costruire una relazione felice e duratura.
In una relazione duratura spesso la costante è che la coppia sceglie giorno dopo giorno di stare insieme ed entrambi gli attori in gioco ci mettono del loro meglio per continuare a scegliersi…proprio il contrario del “vissero per sempre felici e contenti”.
Partendo dal presupposto che l’amore non si può pretendere e senza dimenticarci che in una relazione si è sempre almeno in due è importante comprendere quali sono gli ingredienti che possono danneggiare una relazione e quali invece possono facilitarla.
Fattori che fanno male alla coppia
“Il filo che lega due persone deve essere molto elastico per non rompersi.”
Mogol
• Attendersi che le aspettative iniziali non mutino!
“Tu non sei come credevo”, o ancora “non sei più quello che ho sposato”, “non ti riconosco più” quante volte nella vostra vita avete sentito queste frasi. Ognuno di noi prima di intraprendere una qualsiasi relazione si crea delle aspettative sull’altra persona e sulla storia che vuole costruire con quest’ultima è assolutamente naturale e funzionale, però pronunciare queste frasi è come attribuire all’altro la colpa del fallimento del proprio sogno…”ti ho scelto perché vedevo queste caratteristiche in te e con il passare del tempo sei diventato/a altro”.
Quando ci troviamo in situazioni come queste è perchè non si prende in considerazione che tutti cambiano e la relazione stessa nel tempo deve necessariamente mutare per rinforzarsi. Ad esempio mi capita spesso in terapia di sentire frasi del tipo “abbiamo sempre voluto due figli ed ora che potremmo avere il secondo lui/lei non vuole” e la risposta spesso è “hai ragione, però prima …” e le motivazioni possono essere le più disparate. Il punto è che come diceva James Russel Lowell “solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione”, il cambiamento fa parte della vita e l’unico modo per poter cambiare insieme ed influenzarsi reciprocamente è parlare delle proprie aspettative e degli obiettivi e condividerli periodicamente, per poter cercare quei compromessi che soddisfino e nutrano entrambi, prima di intraprendere due binari che lentamente, ma inesorabilmente si allontanano sempre più.
• Dare per scontato…
Sembra un punto banale, trito e ritrito…però molte coppie che seguo entrano in crisi quando arriva il momento in cui uno o entrambi iniziano a darsi per scontati.
Evitare di darsi per scontati non vuol dire regalare un mazzo di fiori ogni tanto o preparare la cena, ma può essere differente da persona a persona, talvolta può essere scendere a compromessi facendo cose che non ci appagano ma piacciono al partner, altre fare un gesto carino per l’altro altre ancora semplicemente curare sé stessi. Penso a quelle persone che ad esempio dopo il matrimonio iniziano a trascurare l’aspetto fisico perché ormai…anche questo è dare per scontato che l’altro continui a scegliere di stare con noi nonostante ci disinteressiamo di noi stessi. Quando ci si convince di non dover far nulla e di non impegnarsi per l’amore del partner e che questo ci spetta di diritto perché abbiamo scelto di essere una coppia attenzione si sta entrando in una zona pericolosa!
• Stare nella stessa stanza…
Quando alle coppie in crisi chiedo se trascorrono del tempo insieme spesso la risposta è “certo” e quando chiedo come lo trascorrono spesso raccontano che la sera magari si mettono sul divano insieme, però uno guarda la televisione e l’altro gioca con il cellulare o messaggia… questo è condividere lo stesso luogo!Respirare la stessa aria, nulla di più! Condividere del tempo insieme è qualitativamente differente, è entrare in contatto, banalmente anche fare qualcosa insieme, cucinare, fare una passeggiata, condividere una passione, ritagliarsi volontariamente dei momenti per poter parlare, stare in contatto, abbracciarsi, ridere e talvolta perché no, anche discutere… Sicuramente tra lavoro, figli e routine quotidiana è difficile ritagliarsi del tempo per la coppia, ma non impossibile, basta anche poco tempo, ma di qualità!
• Guerriglia
Un altro ingrediente che fa male alla coppia è sfruttare ogni occasione per “attaccare” l’altro, perché ha, o non ha detto/fatto quella cosa, per i vestiti in disordine, per la tavoletta del bagno alzata, per una luce lasciata accesa, ecc. Se viviamo costantemente sotto accusa è normale vivere sulla difensiva e arrabbiarsi per poco! Quando si arriva a questo livello è difficile che la comunicazione sia funzionale ed il rischio che le interazioni degenerino in litigio è facile. Gli screzi in una coppia sono naturali, perché sono persone differenti, con abitudini diverse, ma è chiaro che se i momenti di tensione sono più frequenti di quelli sereni va da sè che non aiuta il mantenimento di una relazione serena.
• Cambierà … per me
Un altro aspetto che può nuocere alla vita amorosa è aspettarsi che in seguito agli sforzi di uno l’altro cambi, tante volte alla domanda “ma è sempre stato così il suo patner oppure è cambiato nel tempo?”, in questi casi la risposta è “si, però pensavo che dopo tutto quello che ho fatto per lui/lei cambiasse per me”! Solitamente non funziona così e questa convinzione è molto pericolosa perché per quanto ci sforziamo non possiamo “cambiare” gli altri, se gli altri non vogliono, condannandoci così ad essere infelici e frustrati per non riuscire nell’intento!
• Deve saperlo!
Un altro falso mito che penalizza la coppia è “se mi ami e mi conosci devi saperlo e comprendermi, non devo dirtelo!Lo devi immaginare!”. Ogni individuo ha bisogni e desideri differenti pertanto “misurare” l’amore dell’altro/a su quanto riesce a “leggerlo nel pensiero” è molto pericoloso perché ancora una volta si mette l’altro volontariamente in difficoltà e probabilmente ci si condanna al fallimento.
Ci sono dei gesti e delle abitudini che possono far bene alla coppia
“Da soli si può andare in giro. In due si va sempre da qualche parte”
Alfred Hitchcock
• Leggerezza
La vita di coppia è una “roba” seria, per questo è fondamentale la leggerezza…crescendo tendiamo a diventare seri ed a perdere la sfera del gioco, che invece è fondamentale anche per adulti, per incrementare la fantasia, imparare e vivere più serenamente. Il gioco, l’ironia e lo scherzo possono rendere attiva la vita di coppia.
Come affermava Sigum Freud “Scherzando si può dire tutto, anche la verità”, pertanto usare l’ironia per prendersi poco sul serio aiuta la coppia.
Inoltre è importante inserire il gioco e l’ironia anche nella sfera sessuale, perché permettono di produrre l’effetto novità che permette di alleggerire la coppia e ri-conneterla.
• Insieme, ma non incollati
E’ importante ritagliarsi del tempo per coltivare delle passioni comuni, che possono essere cose anche molto semplici, come fare uno sport in comune, guardare una serie tv insieme, andare a mangiare in quel particolare locale, uscire con coppie di amici, andare al cinema, in pratica qualsiasi attività di svago che faccia star bene entrambi può costituire un prezioso alleato della coppia che permette di far sentire i ptner più vicini. Se da un lato è fondamentale condividere del tempo di qualità, dall’altro è anche importante ritagliarsi del tempo per coltivare le proprie passioni e le proprie amicizie. Solo prendendosi cura di sé stessi è possibile coltivare una relazione sana, che ci appaghi e che non ci renda dipendente. Infatti non dipendere uno dall’altro permette di far sentire la persona speciale, perché viene scelta per le sue qualità, caratteristiche,etc. non perché l’altro non può farne a meno.
• Esprimere i propri bisogni
L’altro non può immaginare cosa vogliamo e pensiamo! Pretendere che l’altro ci capisca senza che noi cerchiamo di spiegare di cosa avremmo bisogno per stare bene è motivo di frustrazione individuale, da parte di entrambi per motivi differenti nella coppia. L’uno perché non si sente compreso, l’altro perché si sente sotto accusa. Quindi sapere cosa si vorrebbe e imparare a comunicarlo all’altro è un passo fondamentale per costruire una coppia felice.
• Condividere progetti e obiettivi
E’ fondamentale per la coppia condividere obiettivi comuni, sembra banale, ma molte coppie che sono in crisi spesso non riescono più a trovare degli obiettivi comuni nella loro coppia e questo è un grosso problema!
Riuscire a fare dei progetti condivisi è fondamentale perché muove la coppia a muoversi nella stessa direzione e nutre l’essere complici con uno scopo comune, infatti una delle colonne portanti del rapporto è la progettualità che rende la relazione duratura.
La sfera sessuale
Un aspetto che non può mancare in una relazione è la sfera sessuale, naturalmente questa non definisce la relazione, ma è fondamentale per una relazione sana e duratura.
Spesso uomini e donne hanno visioni, necessità e modalità di relazionarsi affettivamente e sessualmente, molto diverse, sia per modelli culturali di riferimento, sia per caratteristiche fisiche e ormonali.
I contenuti che vi presento non sono “farina del mio sacco”, ma di un sessuologo, il celebre prof. Maurizio Bossi e del suo libro “vivere senza problemi di coppia”. In particolare, il tema che volevo condividervi è quello delle “3 L”.
LE 3 L: LENTO
La prima “L” è lento. L’uomo tende ad essere più veloce e, prima di facili ironie, non ci si riferisce alla velocità del rapporto, ma alla rapidità del tocco, dell’approccio. È molto orientato all’agire e cura poco la parte dell’immaginazione mentale, dell’attesa, del desiderio che invece sono alla base di gran parte del desiderio femminile.
Potremmo dire che il desiderio dell’uomo parte dal corpo, dalla genitalità, mentre quello della donna parte dalla testa e, con tempi molto diversi: più impulsivi nell’uomo più lenti e progressivi nella donna, che è più orientata, di solito ai movimenti lunghi e lenti, a tocchi particolari e questa caratteristica si sposa bene con la seconda “L”: la leggerezza.
LE 3 L: LEGGERO
Il tocco deve essere, oltre che lento, anche leggero. Un aspetto molto interessante che sottolinea il prof. Bossi è che, dal punto di vista fisico, la sensibilità cutanea dell’uomo è molto diversa dalla donna. Questo sembra essere legato all’ormone del testosterone che rende la pelle più spessa e, di conseguenza, meno sensibile rispetto a quella della donna.
Risultato? Che l’uomo è più “pesante” nella pressione, più manesco, meno delicato. Anche nel contatto l’uomo pone molta più pressione rispetto a quella che la donna desidererebbe.
LE 3 L: LONTANO
È la terza “L” identificata dal prof. Riassunta dall’aforisma “se vuoi arrivare vicino devi partire da lontano” e “se vuoi vincere non devi correre”.
Ciò che apparentemente può sembrare un paradosso, in molti casi si rivela la strategia vincente.
Lontano, sia nell’approccio, senza spingere, ma lasciando che il piacere aumenti progressivamente nella conoscenza, ma lontano significa anche partire lontano dalle “zone erogene” classiche: genitali e seni.